
Il 17 ottobre 2025, nella maestosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, cuore del Senato della Repubblica, si accenderanno i riflettori su un tema di straordinaria attualità: “Il valore della figura femminile nell’alto artigianato”. Un incontro che promette di essere non solo un convegno, ma un manifesto di bellezza, talento e identità, dove la creatività femminile diventa protagonista del futuro dei mestieri d’arte.
Tra le voci più attese dell’evento c’è quella di Laura Di Giovanna, artista orafa e Maestro d’Arte e Mestiere, una donna che ha saputo trasformare la tradizione in visione, la memoria in arte, l’eredità familiare in linguaggio contemporaneo.
Erede della storica Gioielleria Nocito di Sciacca, Laura è la quarta generazione di una dinastia che ha reso il corallo di Sciacca un simbolo di identità e di eccellenza. Nelle sue mani, il corallo diventa poesia; oro e gemme si fondono in creazioni che raccontano la luce del Mediterraneo, la forza della Sicilia, la grazia del gesto artigiano. Ogni gioiello è una storia che vibra di tradizione, femminilità e innovazione.
Ma Laura Di Giovanna non è solo un’artista: è anche una custode di cultura. Con passione e determinazione, assieme al padre Peppino e al fratello Mario, ha dato vita al Museo del Corallo Nocito, un luogo che custodisce non solo tesori materiali, ma soprattutto un patrimonio immateriale fatto di saperi, memorie e gesti antichi.
Un museo vivo, dove il passato incontra il presente e dove le nuove generazioni possono scoprire che l’artigianato non è solo un mestiere, ma una forma d’arte e di identità collettiva.
Alla vigilia del convegno, Laura racconta con emozione il senso profondo della sua partecipazione: «Partecipare a questo convegno rappresenta per me non solo un onore, ma anche un’occasione preziosa per condividere l’eredità di un mestiere che si tramanda nella mia famiglia da quattro generazioni. Credo profondamente che l’artigianato d’eccellenza sia un linguaggio universale capace di raccontare identità, valori e tradizioni, ma anche di aprirsi al dialogo con l’arte contemporanea e con le nuove forme di creatività. La figura femminile, in questo contesto, ha un ruolo centrale: è custode di sensibilità, di cura e di visione.»
Parole che racchiudono un mondo. Perché nelle mani di Laura c’è la continuità di un sapere antico, ma anche la spinta innovativa di chi sa guardare oltre, di chi trasforma la materia in emozione e l’artigianato in linguaggio universale.
«Attraverso il mio lavoro e il Museo del Corallo Nocito – aggiunge – desidero mantenere viva la memoria di una cultura che appartiene al nostro territorio, trasformandola in ispirazione per le nuove generazioni di artigiane e artisti. L’alto artigianato è una forma d’arte viva, che unisce mani, mente e cuore — e le donne, con la loro capacità di unire tradizione e innovazione, ne sono le protagoniste più autentiche».
Il convegno del 17 ottobre sarà dunque un’occasione per celebrare la forza creatrice delle donne che, con la loro visione, rendono l’alto artigianato italiano un patrimonio di bellezza, cultura e sostenibilità.
E Laura Di Giovanna sarà lì, con la sua voce, la sua arte e il suo corallo, a ricordarci che la vera eleganza nasce dalle mani, ma vive nel cuore di chi crea